Top Junior-Open: le mani sullo scudetto

Tredici titoli in palio dal 6 al 10 luglio a Salsomaggiore e dintorni dove si giocano le finali dei campionati nazionali a squadre delle categorie adulte del Csi. Sugli oltre mille atleti in campo in Emilia l’attenzione dell’intero mondo sportivo italiano. Il presidente Achini: «La sfida nella sfida è formare gliadulti per educare i più giovani»

Quattro giorni di finali nazionali per 1.040 atleti del Centro Sportivo Italiano. Da giovedì 7 luglio fino a domenica 10 il Csi assegnerà infatti 13 titoli nazionali in cinque discipline e due diverse categorie. Sui campi di Noceto, Salsomaggiore e Fidenza, dove si svolgeranno le finali saranno 86 le formazioni finaliste, in rappresentanza di ben 17 regioni e di 48 comitati territoriali.
Il calcio assegnerà 6 titoli, tre nel calcio a 5 , open maschile e femminile e top junior maschile, due nel calcio a 7, open e over 35 maschile ed uno nel calcio a 11, open maschile. Cinque i titoli in palio sotto la rete del volley: open e top junior per ambo i sessi ed open misto. Dal basket maschile gli ultimi due scudetti, uno per ciascuna delle due categorie ammesse. Nuove pretendenti e vecchie conoscenze, come i campioni in carica dell’ AC Mastromarco Pistoia decisi a difendere ancora una volta il titolo nel calcio a 11, o la Libertas San Giuliano di Rimini scudetto in petto nella pallavolo open maschile, il Csi Lido di Lucca nella pallavolo open femminile e l’ Oratorio SAS di Cremona nel calcio a 5 top junior.
 
Al di là dei riconoscimenti, il presidente nazionale del Csi, Massimo Achini, sottolinea il senso autentico dell’esperienza sportiva: « oggi più di sempre  sappiamo quanto importante sia nell’educare il ruolo degli adulti nei confronti delle giovani generazioni. Sappiamo che in queste finali riservate agli adulti un finalista su 3 è anche allenatore o dirigente di società e questo raddoppia l’auspicio del Csi nel far vivere un’esperienza di grandi valori sportivi e responsabilità umana. Consapevoli ed orgogliosi del percorso che ciascuna squadra ha affrontato per arrivare a questo finale di stagione: in tutta la penisola sono stati 450 i campionati disputati da oltre 10500 squadre in queste tre discipline».
 
Grande attenzione alle finali emiliane arriva anche dal mondo federale, a cominiciare dal presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Dino Meneghin: «Il gioco è un motore potente di educazione. Il palleggio e il tiro rappresentano l’individuo che si muove ed afferma se stesso nella società, mentre il passaggio esprime dialogo, comunicazione, collaborazione per un comune obiettivo».
 
A tutti i calciatori arrivano i saluti del presidente della Federazione italiana giuoco calcio, Giancarlo Abete: «Ripartire dalla pratica sportiva di base, da un processo di formazione dei giovani che vada oltre l’aspetto tecnico e contempli un indirizzo pedagogico corretto e universalmente riconosciuto: questo è il messaggio che il calcio sostiene con convinzione e l’obiettivo che con forza e determinazione abbiamo il dovere di perseguire con passione, comunanza di intenti e partecipazione fattiva. Al Csi, che con passione e competenza si prodiga con dedizione nell’opera di divulgazione della cultura sportiva, e in particolare ai giovani atleti impegnati, va il più sincero e cordiale “In bocca al lupo”, con la convinzione che questo appuntamento rappresenterà una tappa significativa del percorso sportivo e umano di ciascuno».
 
Anche il presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Carlo Magri, guarda con attenzione ai campi di pallavolo del Csi, da sempre fucina di campioni ed atleti leali: «Da sempre per la Fipav i settori giovanili rappresentano la base dell’intero movimento, nonché, una risorsa importante sulla quale investire, dimostratasi nel tempo un serbatoio fondamentale per le nostre nazionali maggiori».