Football for peace, Tommasi: emozione bellissima!
GERUSALEMME - 24 OTTOBRE - La fiaccola della pace dei JPIIGames ha varcato ancora una volta il check point di Betlemme, abbattendo idealmente muri e frontiere e aprendo la strada a poco piu' di 300 'runners' che hanno coperto il percorso dalla cittadina palestinese a Gerusalemme. E' l'ottava volta che la 'Corsa della Pace', non competitiva per volontà degli israeliani, si svolge in Terra Santa per iniziativa del Centro Sportivo Italiano e dell'Opera Romana Pellegrinaggi, e a questa edizione hanno partecipato, oltre a pellegrini e sportivi italiani, 70 palestinesi, una ventina di israeliani e alcune decine di haitiani, tutti uniti nel segno della fratellanza.
Tra gli sportivi presenti a Betlemme, l'atleta paralimpica Giusy Versace ha avuto il ruolo di madrina: impugnando la fiaccola, ha dato il via alla corsa dalla piazza della Natività di Betlemme. Con lei erano in prima fila anche Damiano Tommasi, Angelo Peruzzi, Fabio Pecchia, Gigi Di Biagio, ed il presidente della Serie B-Win Andrea Abodi componenti della squadra di calcio a cinque assemblata dell'Associazione italiana calciatori. Gli ex azzurri hanno preso parte al primo torneo ''Football for peace'', che si e' svolto nel piazzale del check point e che ha visto in campo anche una squadra di giovani della Cremonese, coinvolta dalla Lega Pro, una rappresentativa israeliana e una palestinese. Sotto gli occhi dei soldati israeliani, per una volta rilassati, questo spazio di divisione e' stato invaso per un'ora dalla passione sportiva, quella che nelle intenzioni degli organizzatori può diventare un ponte per superare barriere e differenze. Il risultato finale, seppur nettamente a favore di Angelo Peruzzi, Damiano Tommasi, Gigi Di Biagio, Fabio Pecchia, ha perso totalmente di significato di fronte alle strette di mano e alle pacche sulle spalle scambiate tra i vari giocatori in campo, costantemente in conflitto invece nella vita quotidiana.
Il minitorneo, 'vinto' dall'Aic, ha avuto una coda significativa, quando un gruppo di ragazzi di Haiti ha affrontato un quintetto composto da due palestinesi, due israeliani e un giovane della Cremonese, una vera 'prima volta' nel segno della pace e della fratellanza.
''E' un'esperienza bellissima, davvero unica - ha commentato Damiano Tommasi -, i miei compagni e io siamo orgogliosi di avere partecipato e di aver dato il nostro contributo a diffondere il messaggio della pace. Come Aic siamo pronti a sostenere d'ora in poi questa iniziativa''.
La corsa e' ripresa in territorio israeliano, portando i partecipanti, anche i palestinesi, nel cuore di Gerusalemme. Altri 7 km con un alternarsi di passaggi di mano in mano della fiaccola tra la delegazione di haitiani coordinata dal medico in prima linea padre Richard Frechette, direttore da 23 anni di NPH Haiti: oltre 120 tra haitiani e volontari della Fondazione Francesca Rava - NPH Italia Onlus, in corsa nel nome della pace, per far sentire la propria voce e la propria richiesta di solidarietà anche da Gerusalemme.
“Con questa iniziativa – ha affermato padre Cesare Atuire, amministratore delegato di Opera Romana Pellegrinaggi - ognuno di noi ha contribuito concretamente a costruire un ponte di pace fra i popoli e, attraverso lo sport, a promuovere quei valori che sono necessari alla costruzione del Bene Comune. La pace, come diceva il Beato Giovanni Paolo II a cui è intitolato l’evento odierno, nasce davvero da un cuore nuovo ”.
“Lo sport costituisce uno dei più grandi strumenti del mondo contemporaneo per promuovere la pace e per azzerare ogni distanza tra i popoli e le persone – gli ha fatto eco Massimo Achini, Presidente del Centro Sportivo Italiano - Pensare ad una corsa che passa attraverso il check-point ed un torneo di calcetto con le porte poggiate al muro potrebbe sembrare follia: il bello è invece che da 8 anni questo sogno è realtà”.