A Riccione sprinta l'atletica Csi
Uno splendido sprint nella prima serie dei 1000 cadette, tanto per gradire. E’ cominciata così, allo Stadio “Nicoletti” di Riccione, l’edizione numero 14 del Gran premio nazionale di atletica leggera. Chiara Ferdani, canottiera dell’Atletica Varazze Savona, tagliando il traguardo in 3’02”6, con appena 7 centesimi di vantaggio sulla vicentina del Due Ville Elena Billò, ha conquistato la prima delle tante medaglie in palio nella 3 giorni di gare romagnola. A contendersele, una carica di oltre 1000 atleti: 1028 per la precisione, in rappresentanza di 9 regioni e 87 società. Per tutti, prima dell’avvio, il messaggio della cavese Antonietta Di Martino, la saltatrice in alto che ai recentissimi mondiali di atletica ha conquistato l’unica medaglia (bronzo) per l’Italia, e quello del presidente nazionale del Csi, Massimo Achini che, giovedì sera, nella riunione delle società ha evidenziato l'attuale crisi, “di non riuscire a educare i giovani”, rilevando come, attraverso lo sport, si possono “incontrare i valori della vita”.
Stamattina, dopo l’inno di Mameli, che le delegazioni schierate nello stadio di Riccione, hanno cantato ad alta voce, subito il via alle gare.
In pista e in pedana, pioggia di medaglie e risultati importanti. Il bilancio della prima giornata parla del Veneto mattatore con il comitato di Vicenza che nel tardo pomeriggio aveva già superato la boa delle 30 medaglie (11 d’oro), ben distribuite fra 10 società, con tre ori a testa per Alta Padovana e Atletica Creazzo. La legge del più forte, a livello di società, l’ha imposta la San Marco di Venezia, che ha schierato una squadra fortissima e che alle 19 aveva già raccolto 7 medaglie d’oro, 4 d’argento e 5 di bronzo. Buon bilancio anche per Trento con 5 primi posti, 4 secondi e 9 terzi. Tra le singole società, da segnalare il doppio oro dei sardi dell’Uras (Medio Campidano), dei reggiani del Castelnovo Monti, de La Marca Trevigiana e dei milanesi del Ravello. A livello individuale spiccano le performances del saltatore in alto Tobia Vendrame (La Marca Trevigiana) che, nella categoria allievi, ha superato l’asticella a 2,04 e di Mirco Cocco del Valdagno che, nella categoria ragazzi ha lanciato il peso a 17,19. Allo strapotere veneto, ha risposto ance il comitato ligure di Savona. Dopo Ferdani in apertura, gradino più alto del podio anche per Silvia Pescio (Alba Docilia) nel giavellotto seniores, per Erika Ghione (Nuova Granatiere) nei 400 tra gli Amatori femminili, per Dina Rabai e Sabrina Barbieri, madre e figlia, dell’Atletica Ceriale, rispettivamente tra le veterane e gli Amatori A, e per Rosanna Martini (Atletica Varazze), che ha vinto il giavellotto veterane. Quest’ultima merita qualche parola in più: si era imposta in due specialità un anno fa in casa a Celle Ligure, ed è tornata a gareggiare e a vincere dopo un inverno tremendo, in cui ha dovuto confrontarsi con un avversario terribile: una malattia grave. Oggi è tornata sul podio, e per lei l’essere tornata a gareggiare vale certo più della medaglia d’oro.
Domani nuova e lunghissima giornata di gare (si chiuderà oltre le 22). In pista anche gli atleti disabili (una ventina in gara di 6 diverse società) con una sosta pomeridiana per partecipare a “Sports Days” di Rimini, dove il Csi, nel proprio padiglione, premierà tutte le società partecipanti al Gran Premio e attribuirà ai dirigenti dell'atletica i riconoscimenti dello “Uno Sport per la vita”.
(Visita la Fotogallery disponibile in: Area Multimedia/Fotogallery/2011/14° GPN di Atletica 8-11 settembre 2011)