Attività Internazionale
La neo costituita Commissione per l’attività internazionale del CSI si è data come primo obiettivo quello di sviluppare e promuovere una cultura della mondialità e della solidarietà internazionale in tutta l’associazione. Un primo passo è stato un censimento dei progetti internazionali per mettere in rete questo inestimabile patrimonio di umanità.
Numerosi Comitati e Società sportive CSI sono impegnati da anni in progetti internazionali, in molti paesi del mondo.
La neo costituita Commissione per l’attività internazionale del CSI si è data come primo obiettivo quello di sviluppare e promuovere una cultura della mondialità e della solidarietà internazionale in tutta l’associazione.
Un primo passo è stato un censimento dei progetti internazionali per mettere in rete questo inestimabile patrimonio di umanità.
Di seguito l'elenco delle iniziative che il CSI da anni sta svolgendo nell'ambito del progetto dell'attività internazionale "Il Csi per il mondo":
ALBANIA: Il progetto del Csi Marche si propone di sostenere, consolidare e strutturare la presenza del QSSH in tutta l’Albania attraverso la formazione, la sensibilizzazione e l’avvio di attività sportive e culturali volte all’educazione attraverso lo sport. Dal 2009 stiamo allargando la formazione di insegnanti e allenatori albanesi e le attività dell’associazione anche all’integrazione di bambini e ragazzi con disabilità: in particolare proponiamo un modello di “sport in piazza” in cui possono giocare tutti i bambini, anche quelli con disabilità. aggiornamento fine 2012 -Aggiornamento Progetto 2012
ALBANIA Il progetto del Csi Molise si propone di sostenere l’azione di mediazione culturale che sta svolgendo la Comunità Marianista con i rom ed egiptians di Lezhe attraverso il proprio Centro Giovanile S. Maria a favore delle famiglie rom della tendopoli locale. Lo sport (tornei di calcio, corsi di alfabetizzazione, allenamenti) ha rappresentato l’occasione iniziale per maturare una conoscenza reciproca ROM/Comunità ed un’ amicizia consolidata nel tempo. Il valore del progetto si esplica nel suo svilupparsi a partire da un modello di community care ovvero di comunità attiva che affianchi forme di mutualità e solidarietà, in cui la proposta sportiva possa davvero rappresentare l’occasione per i rom per contare, di essere protagonisti, di essere rispettati, di poter decidere qualcosa sulla propria vita o di controllare ciò che accade nel proprio ambiente, a partire dai propri saperi ed identità. AGGIORNAMENTO 2012
BENIN: Attività sportiva dedicata ai bambini e bambine di un orfanotrofio del Benin, in Africa equatoriale, allo scopo di dar loro uno spazio ludico-educativo dato che non svolgono nessuna attività durante la giornate sono pressochè abbandonati a loro stessi.
BRASILE: Il progetto si inserisce nelle attività delle comunità cristiane di base di periferie metropolitane e urbane gravemente disagiate. Fornisce un sostegno formativo agli operatori già impegnati nei progetti di prevenzione della devianza e della criminalità minorile, attraverso la trasmissione di competenze nell'organizzazione e conduzione di attività sportive non competitive, nel gioco di movimento, nella clownerie e nella giocoleria, nella psicomotricità infantile. È stato avviato nel 2009, innestandosi in un precedente progetto di cooperazione internazionale avviato da un circolo parrocchiale CSI di Modena nel 2005. -Aggiornamento Progetto- -Aggiornamento Progetto 2012
CAMERUN: Nella regione camerunense di Shisong l’associazione di volontariato “Sport Education” opera attraverso l’organizzazione di attività sportive per promuovere il dialogo interculturale, lo sviluppo equo e sostenibile, i diritti umani, la pace e la giustizia tra i popoli oltre a promuovere sviluppare e sostenere programmi a tutela della salute della popolazione pediatrica e disabili.
L’obiettivo del progetto è di fornire strumenti (impianti e materiale sportivo) e competenze (formazione di insegnanti ed educatori) che possano attivare un’attività sportiva dal forte valore sociale ed educativo in un contesto di estrema povertà materiale, ma soprattutto culturale. Creare luoghi di aggregazione mediante lo sport, sia all’interno che all’esterno delle scuole.
-Aggiornamento Progetto-
CAMERUN: Il Centro Sportivo Italiano (CSI) e la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) hanno avviato dal 1993 il progetto “Sport for Africa”, come missione quella di utilizzare lo sport come strumento di fratellanza tra i popoli, di mobilitazione dei giovani e degli adulti verso comuni obiettivi di sviluppo. Con il compito di avviare questo importante progetto, il Centro Sportivo Camerunese (C.S.C.) è stato costituito nel 1998 con la collaborazione della Conferenza Episcopale Nazionale del Camerun, le associazioni sportive in rappresentanza del Ministero della Gioventù e dello sport, il COE, il CSI e altre forze vive. Questa struttura è chiamata nella quotidianità a confrontarsi con i gravi aspetti che martirizzano la società camerunese come il tribalismo, la corruzione, la grande criminalità , la delinquenza giovanile…ecc. Nella progettualità il valore di quanto si è voluto realizzare: stabilire un percorso che traducesse il clima di attesa e di comunione che anima la gente del Camerun.
-Aggiornamento Progetto-
• al personale locale della scuola di ogni ordine e grado;
• agli operatori sportivi/educativi animatori di parrocchia e villaggio. Inoltre si favoriscono l’organizzazione e la realizzazione di attività che promuovano l’inserimento della donna nell’ambito sociale e scolastico.
Ad ogni sessione partecipano 80/90 centrafricani adulti, che coinvolgono a loro volta migliaia di bambini, adolescenti, giovani e adulti. Viene ogni anno inviato materiale didattico e sportivo per la realizzazione dei corsi e per sostenere l’attività. -Aggiornamento fine 2012- -Aggiornamento Progetto- -Aggiornamento Progetto 2012
-Aggiornamento Progetto-
REPUBBLICA DEMOCARATICA DEL CONGO
Il progetto promosso dal Csi Valcamonica consiste nella ristrutturazione di un campo di pallavolo e pallacanestro già esistente e nella formazione sportiva di un equipe di allieve del Complesso scolastico “Asteria Urafiki” situato in Congo nella città di Bukavu, in quartiere periferico di Cimpunda. La costruzione del campo giochi è già stata realizzata nel 1999 ed è già stato utilizzato come ambiente per i corsi di ginnastica; Ora il campo necessita una riabilitazione alle strutture di pallacanestro e la realizzazione di quelle per la pallavolo. La formazione degli operatori-educatori e delle varie squadre dovrebbe iniziare nel mese di gennaio 2012 e proseguire nel tempo. Si chiede un sostegno didattico ed economico per i primi anni di attività. Aggiornamento 2012 aggiornamento fine 2012
SAHARA OCCIDENTALE Aggiornamento 2012
TANZANIA:
-Video "Acqua per Milala"-
Aggiornamento sett.2012
ZAMBIA: Nel 2004 è iniziato il progetto del Csi Genova, per i ragazzi di strada dello Zambia, "Cicetekelo Sporting Club" (in lingua locale Cicetekelo vuol dire fiducia) che ha portato nel giro di tre anni alla costruzione di un campo di calcio a 11, uno di pallavolo,, di basket e tennis, impiegando i ragazzi della comunità Papa Giovanni XXIII (che hanno costruito addirittura i mattoni degli spogliatori) ed una cifra di non oltre diecimila euro. Nell'estate del 2005 tre educatori del comitato di Genova sono volati per venticinque giorni (tutti a loro spese , compreso il biglietto aereo) ad Ndola, svolgendo un'attività di animazione sportiva con i ragazzi ed i bambini della comunità.
ZAMBIA: Lo stato zambiano non garantisce a tutti l’accesso alla scuola, sia per carenze di scuole che per carenza economica della popolazione per potervi accedere. Le scuole comunitarie sono scuole auto organizzate dalle comunità locali, fruendo di insegnanti non sempre qualificati, autofinanziate e spesso appoggiate ad una parrocchia. A volte si rende necessario organizzare tre turni al giorno per poter accogliere tutti. Al di là della scuola non ci sono luoghi di aggregazione e i bambini e ragazzi passano la maggior parte del loro tempo in strada, nel quartiere. La famiglia, quando c’è (L’età media della popolazione è 38 anni!, con elevata mortalità dell’età di mezzo a causa dell’AIDS) e quando non ha gravi problemi relazionali e personali, è impegna-ta a cercare risorse alimentari immediate. L’obiettivo del progetto è di fornire strumenti (impianti e materiale sportivo) e competenze (formazione di insegnanti ed educatori) che possano attivare un’attività sportiva dal forte valore sociale ed educativo in un contesto di estrema povertà materiale, ma soprattutto culturale. Creare luoghi di aggregazione mediante lo sport, sia all’interno delle scuole che nelle parrocchie che le sostengono.
-Aggiornamento Progetto- Aggiornamento Progetto luglio 2012