La funzione sociale degli oratori, tradizionali luoghi di incontro e di aggregazione giovanile. La possibilità di finanziamento per nuovi impianti parrocchiali, con agevolazioni sui tassi e la nascita di un marchio di qualità, che certifichi tali spazi ricreativi. Se n’è discusso stamane, all’apertura della 43° edizione della Sevicol – settimana della vita collettiva - , nel dal titolo “I luoghi dello sport: finanziamento, gestione ed animazione degli impianti sportivi parrocchiali”. Moderatore dell’incontro il presidente del CSI, Edio Costantini, che in apertura si è soffermato sulla necessità di ridare vitalità alle parrocchie, luoghi di sport e di accoglienza per le future generazioni. “I giovani vanno dove si trovano meglio. – ha detto Costantini – Questi luoghi devono affascinare sotto il profilo estetico e funzionale, ma devono possedere al loro interno anche bravi educatori che ne supportino la gestione”.
Tiziano Saggiomo, presidente della Compagnia delle Opere Sport, sulla stessa linea ha denunciato come troppo spesso per i genitori, lo sport sia soltanto un’area di parcheggio per i propri figli, auspicando un ritorno alle potenzialità degli oratori, come centri vitali dove stringere amicizie.
Gli aspetti tecnici del convegno sono poi stati approfonditi da Maurizio Stocchero di Banca Intesa San Paolo, da Eduardo Gugliotta dell’ICS (Istituto del Credito Sportivo) e da Francesco Romussi della Coni Servizi Spa.
Il primo ha parlato di progettazione sociale, annunciando l’imminente apertura della Banca Prossima, il primo istituto del No Profit, che avrà 6000 sportelli in tutta Italia. Obiettivi dichiarati: elevare il livello di soddisfazione nei rapporti tra sistema bancario e NO Profit e farsi interprete delle necessità del Terzo Settore agendo attraverso interventi di accesso al credito in ambito sociale (asili nido, lavoratori atipici, e diversamente abili). In questo ambito rientrano anche i finanziamenti per l’impiantistica sportiva di parrocchie ed oratori.
Gugliotta ha spiegato che il Credito Sportivo, oltre all’impiantistica sportiva, finanzia anche la cultura, la gestione degli impianti e la realizzazioni di singoli eventi sportivi. Nello specifico delle parrocchie ha evidenziato la possibilità di richiedere, attraverso gli istituti diocesani, mutui con finanziamento fino ad un tetto di 350.000 euro a tassi agevolati. L’impegno dell’ ICS consiste nello snellimento della tempistica per l’erogazione del credito, e la possibilità di far stipulare i contratti in ogni zona d’Italia.
Romussi, direttore generale del QIS, Consorzio per la qualità degli impianti sportivi, si è invece soffermato sulla sicurezza strutturale e sull’efficienza dell’impiantistica sportiva, che il CONI vuole garantire attraverso la creazione di un marchio di qualità. Un bollino cioè che certifichi (con le stesse modalità dell’ISO 9002) i requisiti ambientali, sanitari e gestionali della struttura. Le comunità parrocchiali ed i loro spazi, a livello di sport amatoriale, rappresentano una fetta consistente dell’impiantistica. “Necessitano però – ha detto - di continui adeguamenti e successive ristrutturazioni. Stiamo collaborando affinché si garantiscano buoni livelli di soddisfazione da parte degli utenti.”.