-IL PUNTO-La lotta al doping parte sempre dall'uomo

A Madrid dal 15 al 17 novembre 2007 si terrà la «Conferenza mondiale sul doping nello sport». La Conferenza avrà lo scopo di riunire le organizzazioni mondiali di tutti gli sport per discutere alcune modifiche di aggiornamento del Codice Antidoping. La nuova versione del codice conferma la rilevanza che deve assumere la prevenzione nella battaglia per uno sport finalmente libero dal doping, prevenzione da basarsi sull’adozione di programmi di informazione e di educazione «diretti ai giovani, adeguati al loro stadio di sviluppo, da diffondere nella scuola e nelle società sportive, tra i genitori, gli sportivi adulti, gli ufficiali di gara, gli allenatori, il personale medico e i media». In altre parole è ben chiaro che il doping non si vince solo con la repressione, i controlli e le squalifiche; conta ancora di più che gli adulti impegnati nello sport, quale che sia il loro ruolo, facciano la propria parte per insegnare ai ragazzi il valore di un’attività sportiva pulita, rispettosa della dignità della persona e della sua salute psicofisica. Il CSI potrebbe anche pensare che il problema non lo riguardi, visto che i controlli a campione effettuati negli scorsi anni sui propri giovani dall’antidoping nazionale non hanno riscontrato una sola positività. Ma sarebbe un errore, anzi un’omissione grave. Il Centro Sportivo Italiano è tenuto, per le sue radici cristiane e per la sua tensione educativa, ad impegnarsi nel contrastare qualsiasi fenomeno metta a rischio nello sport la dignità della persona, mortifichi e tradisca il corpo, attenti alla salute e ad un sereno ed equilibrato processo di crescita dei ragazzi. Ne deriva che non è concepibile un CSI che in materia di doping si accontenti di restare nicchia immune, che si crogioli nell’autoreferenzialità limitandosi a denunciare i mali altrui, che rinunci a «contagiare» le altre componenti dello sport e della società con la voglia di impegnarsi a fondo, insieme, per sconfiggere un’insidia che, ricordiamolo, ormai non tocca più solo alcuni atleti di vertice, ma va investendo ampi settori dello sport di base. In questo campo suona più che mai indovinato e attuale il tema di culturale e sportivo che il Centro Sportivo Italiano si è dato per la stagione 2007/2008: “Insieme si vince”.