Pagnozzi ad Assisi: Bravo Csi, avanti così!
La lettera inviata dal cardinale emerito Dionigi Tettamanzi al presidente nazionale Csi Massimo Achini accende la seconda giornata del Meeting di Assisi 2011. “Lo stile del Csi è la forza trainante e vincente per affrontare la sfida dell’educazione”, scrive l’ex cardinale di Milano. E ancora: “Dove c’è il Csi, il clima è particolarmente operoso”. Una lunga lettera piena di affetto e che ha il potere di dare ulteriore carica ed energia al dirigente che proprio dal suo cardinale aveva avuto di fatto l’imprimatur per caricarsi della responsabilità di un’associazione come il Csi. Poi, tra un personaggio e una testimonianza proposti sul palco, Achini ha posto al centro dell’attenzione le alleanze del Csi con il mondo dello sport, anche professionistico. Non senza un importante spazio dedicato alla base, ossia agli interventi di alcuni dirigenti dei comitati territoriali. Tra i quali si è inserito anche il saluto alla platea ciessina dello stilista Santo Versace.
Al pomeriggio la passerella di amici ha visto sul palco a dialogare con Achini il presidente onorario del Comitato internazionale Sport Militare, generale Gianni Gola, ex presidente della Fidal e ad Assisi anche in qualità di presidente della Giuria tecnica del Premio Fair Play Mecenate, il prestigioso riconoscimento che da 15 anni si assegna a Cortona e che quest'anno ha coinvolto il Csi nell'assegnare il premio nella neonata sezione riservata al campione "modello per i giovani". Ed è stato Alex Zanardi il 45enne bolognese, pilota di F1 il prescelto da una giuria nazionale di under 35 del Centro Sportivo Italiano. Sul podio Damiano Tommasi ed Igor Cassina. A proclamarlo con Angelo Morelli, il presidente dell'Associazione Fair Play Mecenate, è stato un ambasciatore del premio cortonese, ovvero il campione olimpico dei supermassimi, il pugile Roberto Cammarelle. Applausi a Zanardi ed applausi convinti anche a Damiano Tommasi, il presidente dell’Associazione calciatori, presente ad Assisi. Anche da lui, come già avvenuto con il generale Gola un breve ricordo sull'ultima edizione della Maratona in Terra Santa, fil rouge del pomeriggio assisiano. E in linea con il messaggio della sera prima con il presidente degli allenatori Renzo Ulivieri, la consapevolezza della necessità di inserire l’educazione per una crescita sportiva e umana dei giovani calciatori. Verrebbe da dire che con Tommasi il discorso è stato più semplice: non c’è stato quasi neppure il bisogno di parlare di questo tema come sfida. Perché Damiano è uno che con il Csi ha cominciato a giocare a calcio e a vincere (a 11 anni, con la maglia dei “pulcini” del Csi Negrar) e che, una volta ritiratosi dal grande calcio, ultima da prof, in Cina, è ripartito, in una squadra di calcio amatoriale, togliendosi la soddisfazione di giocare assieme ad altri tre fratelli e vincere il campionato di seconda categoria.
Tra le grandi alleanze, non poteva mancare quella con gli Oratori. Così il meeting di Assisi, per il presidente del Forum degli Oratori italiani, don Marco Mori, è diventato l’occasione per presentare H1O, happening degli Oratori in programma dal 6 al 9 settembre 2012 fra Bergamo e Brescia. “Giocare è educare”, ha ribadito anche don Mori, parlando a nome dei circa 7000 oratori italiani. Con il Csi, che punta ad avere una società sportiva in ogni parrocchia e oratorio italiano, un dialogo tra persone che si intendono da tempo.
Altro impegno da segnare in agenda, a detta del presidente Achini, quello con il Csi per Haiti, la campagna di solidarietà dell'associazione, aperta ufficialmente ad Assisi: entro il 2012 la possibile apertura di un Centro Sportivo nell'isola caraibica, con il supporto della commissione per le attività internazionali del Csi e con il contributo e la solita grande organizzazione della Fondazione Rava, grazie alla quale da due anni diversi ragazzini di Haiti - abbracciati dai loro coetanei italiani nel corso della Danone Nations Cup - hanno ritrovato il sorriso, giocando a calcio. In uno Stato da quarto mondo occorre riuscire a vivere e non a sopravvivere il comune sentimento di solidarietà verso i giovanissimi haitiani.
“Che il Csi continui a fare quello che sta facendo”. Non sono parole di cortesia quelle di Raffaele Pagnozzi, segretario generale del Coni, nel suo faccia a faccia con il presidente Achini. Perché ha appena detto in maniera chiarissima che, tra gli Enti di promozione, il Csi è il primo. Assicurazioni forti che arrivano in un momento particolare, nel quale il Coni si è imposto un' autoriforma che rivolta il massimo organismo sportivo e lo modifica radicalmente soprattutto a livello territoriale. Pagnozzi viene dal Csi e non ne fa mistero, anzi si vanta di quella sua lontana appartenenza come dirigente di pallavolo. Ma non è il Centro Sportivo Italiano di ieri quanto quello di oggi e soprattutto come sta lavorando per proiettarsi nel domani a dargli la certezza che un partner così sarà estremamente importante come compagno di viaggio per il nuovo Coni che sta prendendo forma e sostanza. E il fatto che fra le tre priorità attraverso cui passerà il cambiamento, assieme a un nuovo modello di governance e alla ristrutturazione delle realtà territoriali (di fatto l’abolizione dei comitati provinciali), ci sia la valorizzazione dello sport per tutti, è un elemento quantomai significativo. “Lo sport per tutti è una necessità umana – ha detto Pagnozzi – E se confidiamo di avere a Roma le Olimpiadi 2020 (la decisione nel settembre 2013) dobbiamo arrivarci con un nuovo modo di concepire lo sport, con tanta gente coinvolta a tutti i livelli, che parta dalla base e quindi dagli Enti di promozione sportiva”.
I quali, avverte il segretario generale del Coni, non vivranno di rendita, ma dovranno meritare il nuovo ruolo, cominciando a certificare la loro reale consistenza e le attività svolte per davvero. Su questo fronte, rispetto ad altri, “il Csi è in una botte di ferro”, anche se Pagnozzi ha ribadito come la presenza di Massimo Achini all’interno della giunta Coni abbia fortemente sostenuto tutti gli Enti di promozione, facendoli spesso operare insieme. “Ci saranno quasi certamente meno risorse economiche – spiega ancora Pagnozzi – ma, dividendole con equità, chi lavora bene sarà avvantaggiato. Faremo verifiche su consistenza e attività di chi opera nello sport di base”.
Achini ha rilevato come il Csi stia portando avanti un’importante politica di alleanze, anche e soprattutto con le Federazioni sportive, con le quali non sempre i rapporti in passato sono stati ottimali. “Puntiamo su riappacificazioni e collaborazioni - ha fatto notare il presidente Csi – mettendo al centro l’educazione”. E per dimostrare che non si trattava solo di buoni propositi, il presidente nazionale del Csi ha voluto insignire del discobolo d’oro il presidente della Fitet (la Federazione del tennis tavolo), Franco Sciannimanico. Con lui e con la sua federazione un dialogo che dura da anni, che ha già prodotto iniziative concrete e che vedrà la Fitet alleata del Csi (la promessa è arrivata proprio ieri) nella campagna di solidarietà a favore di Haiti. "Porteremo anche tavoli e racchette nell'isola sfortunata" la conclusione del presidente del pongismo italiano.
Al traguardo del sabato pomeriggio
di Assisi 2011 ci si arriva ancora con il passo veloce della Maratona in Terra
Santa. E’ Padre Ibrahim Faltas,
Custodia di Terra Santa a tradurre l’emozione del Presidente del Comitato
Olimpico Palestinese Jibril Rajoub,che
ha risposto sì all’invito del presidente nazionale ciessino, Massimo Achini. “Spero che l’iniziativa
continuerà ancora con maggiore entusiasmo e con altri paesi partecipanti” - Parole
che fanno eco a quelle sostenitrici appena proferite dal segretario del Coni Pagnozzi - “perché dà un evidente
messaggio, con toni sportivi, che non c’è pace, senza dialogo, senza rapporto
umano, senza un rapporto fraterno tra l’uno e l’altro”. A sfogliare le pagine
dei JpII Games 2011 sono Luigi Ottani e
Valentina Lanzilli, gli autori di un
gran bel libro-itinerario (edito Artestamap), fra immagini e testimonianze in
Palestina, intitolato “Nato a Betlemme”. Pagine di storie e di esperienze…e di
sogni. Come quello del presidente Rajoub,
che lascia Assisi, tifando per Roma 2020, ringraziando il presidente Achini, cui consegna un piatto con la
Natività di Betlemme in madre perla, “Siete sempre benvenuti a Betlemme!“ e con
una desiderio speciale: “Vorrei ospitare la Nazionale azzurra di calcio, che
giochi in Israele ed in Palestina”.
In serata la fiaccolata
di preghiera e pellegrinaggio verso il Sacro Convento di Assisi racconta ancora
il sogno di un gol: quello di don Marco Mori,
al suo debutto da viceparroco nell’oratorio bresciano, capace di conquistare il
cuore dell’ultimo ragazzino ed invogliarlo così a frequentare la Messa. Sogni e
segni di speranza , come nel sottotitolo del Meeting Csi 2011.
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