Per “Dare voce allo sport di base”
Pieno sostegno del Centro Sportivo Italiano, al documento promosso sul finire del 2011 da diverse società sportive, tra cui molte ciessine, ed a cui si può aderire tramite la pagina Facebook dedicata, cliccando su mi piace.
Di seguito il testo del documento:
La crisi finanziaria colpisce anche il movimento sportivo di base. Le società sportive non possono più contare sul sostegno delle sponsorizzazioni delle piccole imprese, sui finanziamenti o sulle agevolazioni degli Enti Locali. I costi delle attività sono tutti sulle spalle dei praticanti e delle famiglie, che spesso non sono più in grado di sopportarli. Con la crisi vengono al pettine i problemi strutturali dello sport in Italia: lo stato non si occupa dello sport di base, le Regioni e gli Enti Locali non hanno gli strumenti e i fondi necessari, le poche leggi e normative di settore non aiutano lo sviluppo delle attività sul territorio. Il mondo sportivo organizzato nel Comitato Olimpico viene lasciato da solo a fronteggiare le attuali difficoltà. Eppure l’attività di promozione sportiva che noi realizziamo, ogni giorno, nel nostro territorio è fondamentale e insostituibile per vari motivi: contribuisce alla salute delle persone e a diffondere stili di vita sani; serve a prevenire diverse patologie e migliora le condizioni sociali del territorio. Svolgiamo una importante funzione sociale ed educativa senza nulla ricevere in cambio dalle istituzioni: insieme a noi crescono i ragazzi e gli adolescenti, da noi giocano insieme persone di lingua e cultura diversa, con noi gli anziani ritrovano energia e voglia di vivere. Le nostre attività migliorano l’aspetto delle nostre città. Nelle nostre sedi si discute e si decide democraticamente. Le società sportive non sono solo pratica sportiva, sono anche una scuola di cittadinanza e di partecipazione. Ci rivolgiamo alle istituzioni per sollecitare un impegno straordinario. Ci rendiamo conto che non è il momento per chiedere finanziamenti straordinari. E’ il momento, però, di spendere bene le risorse che si destinano alle politiche sociali e a quelle per la salute, l’ambiente, l’educazione. Per questo è assolutamente necessario che una nuova cultura dello sport trovi spazio e dignità in tali programmi. Avanziamo alcune proposte innovative in ambito normativo che, a costo praticamente zero per la pubblica amministrazione, possano aiutare le società sportive a rilanciarsi e continuare ad assicurare la loro preziosa attività sul territorio:
1. Riconoscimento dell’attività sportiva come “Bene di interesse collettivo” e diritto con dignità costituzionale, così come indicato dal Libro Bianco sullo sport promulgato dall’Unione Europea nel 2007;
2. Riconoscimento del “Valore sociale dello Sport” nelle leggi di settore, a partire dai Piani Sanitari Nazionali e Regionali e dalla legge istitutiva delle Fondazioni Bancarie;
3. Sostituire la consuetudine delle gare d'appalto al massimo ribasso per la gestione degli impianti sportivi pubblici con l’affermazione di criteri fissati in Convenzioni o procedure concorsuali, capaci di valorizzare la qualità del volontariato e dell’associazionismo sportivo attivo sul territorio;
4. Premialità del “valore sociale” delle attività svolte dalle (ASD) Associazioni Sportive Dilettantistiche, con particolare riferimento alle attività di Inclusione, a quelle per le persone anziane e a quelle rivolte alla cura di determinate patologie;
5. Provvedimenti urbanistici che consentano un nuovo sviluppo dell’impiantistica sportiva e facilitino gli interventi di manutenzione e riqualificazione operati dal non profit sportivo;
6. Salvaguardia delle facilitazioni fiscali per le (ASD) Associazioni Sportive Dilettantistiche, come presupposto per il loro funzionamento e il loro sviluppo sul territorio;
7. Introduzione della limitazione di responsabilità civile per le ASD, insieme all’introduzione di normative e regolamenti di semplificazione burocratica e fiscale;
8. Riconoscimento del volontariato sportivo, accesso ai Centri di Servizio del Volontariato per la formazione dei volontari, possibilità di utilizzare i giovani del servizio civile con esplicito riferimento da parte della legge 64/2001;
9. Garanzia della proprietà dei diritti sulla comunicazione e sul marchio per gli eventi proposti dalle ASD, raccogliendo in tal senso una pressione che sta crescendo in Europa proprio da parte di associazioni sportive di base;
10. Riconoscimento delle attività formative svolte dalle ASD;
11. Riconoscimento all’attività formativa e vivaistica svolta dalle ASD nei confronti dei giovani talenti che proseguono nella carriera sportiva e professionistica. Questo riconoscimento andrà sostenuto dalle società professionistiche nei confronti delle ASD di provenienza dei giovani talenti;
12. Buono fiscale destinato alle famiglie per la pratica sportiva non professionale, agonistica e non agonistica.
Ecco tutte le società promotrici del documento:
Apd circolo Ilva Bagnoli (Napoli);
Apd Tennis academy Le sequoie (Carsoli-Aq);
Asd Areste (Alghero-Ss);
Asd Judo samurai (Jesi-An);
Asd pol. Campogalliano (Campogalliano-Mo);
Asd polisportiva 1° maggio (Genova);
Asd polisportiva Codroipo (Codroipo-Ud);
Asdc Sportidea (Torino);
Asd Giovanni Paolo II (Teramo);
Asd Gramsci (Terni);
Asd Liberi Nantes (Roma);
Asd Sinite parvulos (Lecce);
Aso Cernusco (Milano);
Associazionismo sestese (Sesto Fiorentino-Fi);
Cs San Martino (Teramo);
Csi Polisportiva San Paolo (Catania);
Csi Roma est (Roma);
Csi Salentu (Lecce);
Gruppo sportivo Bellaria Cappuccini (Pontedera-Pi);
Pol. Cava ginnastica (Forlì);
Polisportiva Csi Area Nord (Napoli);
Redonese A.S.D. (Bergamo);
Regina Pacis (Roma);
S.S. Trionfo ligure (Genova);
Sds Arcobaleno (Milano);
Asd. Tribulina Gavarno 1973 (Bergamo);
Virtus Crusinallo (Verbania).