Il Csi alle Paralimpiadi di Londra
Ha fatto ritorno da Londra la delegazione del Csi alle Paralimpiadi 2012. "Un'esperienza straordinariamente unica in una città multietnica, come Londra, da sempre aperta all'integrazione - ha spiegato Anna Maria Manara, responsabile per il Csi dell'attività disabili, nella capitale britannica in occasione delle prime giornate della manifestazione - Ho riscontrato ovunque un grandissimo entusiasmo. Anche chi presentava gravissimi handicap ti lasciava sbalordita per la voglia di divertirsi, di fare festa e di vivere questa esperienza unica. Perfetta l'integrazione a Stradford, il quartiere paralimpico, dove è impressionante il numero di carrozzine presenti: un concentrato di disabilità, di diverso tipo, e gravità". In compagnia di Anna Manara c'era Francesco Messori, il 13 enne amputato di Correggio (RE) che, tesserato dal Csi, ha per primo sperimentato l'emozione di giocare al calcio in un torneo ufficiale, poggiando sulle sue stampelle. "Davvero sbalordito ed emozionato - ci ha raccontato mamma Francesca - per quanto ha visto e conosciuto in pochi giorni, a cominciare dall'incontro avuto a Casa Italia con il numero uno del Cip, Luca Pancalli, che conoscendo la storia di Francesco lo ha incoraggiato ad andare avanti, seguendo la sua passione per il calcio e magari provando qualche altro sport paralimpico". Difficile che Franci "Messi" Messori, grandissimo appassionato del pallone e tifosissimo dell'attuale interprete numero uno nel pianeta, il blaugrana Leo Messi, possa cambiare disciplina. Ancora una volta una bella emozione quella di vedere e sentire il Csi fare parte di un movimento (quello dello sport paralimpico) che in questi giorni londinesi mostra il volto dell'eccellenza. La delegazione ciessina ha salutato la giovane schermitrice Beatrice «Bebe» Vio, applauditissima mentre correva con la fiaccola olimpica per le strade di Londra, da Piccadilly Circus verso Trafalgar Square; ha poi presenziato alla cerimonia inaugurale, un trionfo di colori e di sorrisi, e infine ha fatto visita a Casa Italia, facendo festa con il nuotatore lombardo Federico Morlacchi, prima medaglia dell'Italia ai Giochi Paralimpici londinesi. Sono 14 le medaglie conquistate fino al 5 settembre dagli atleti azzurri (5 ori, uno dei quali dall'alfiere De Pellegrin, 5 argenti e 4 bronzi).
"Torniamo a casa motivatissimi - chiosa Manara - e con ancora più forza nel cercare, per il ruolo che compete al Csi, di promuovere ed allargare il movimento sportivo paralimpico alla base".