E’ la fede lo “sponsor” della Clericus Cup

Presentata in Gregoriana la sesta edizione del torneo di calcio per sacerdoti e seminaristi, al via il 3 marzo. Nell’Anno della fede, sulle maglie dei preti calciatori l’ invito a riscoprire la virtù come un dono. Mons. Paganini: “Nel gioco, come nella fede, l'impossibile diventa possibile”. Achini: “La Clericus è una delle più limpide testimonianze di come lo sport sia di casa nella Chiesa”

Roma, 2 marzo 2012 - Dopo i "peccati" di Milan-Juve e a ridosso del derby Roma-Lazio, all'ombra del Cupolone ritorna la Clericus Cup, il campionato di calcio a 11 pontificio, giocato da soli sacerdoti e seminaristi, organizzato dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell'Ufficio sport della Cei e del Pontificio Consiglio della Cultura. Proprio dal Cardinal Gianfranco Ravasi, il presidente del PCC arriva l'incoraggiamento più sentito al torneo. "La Clericus Cup si presenta come espressione dell'interesse della Chiesa nei confronti del calcio e ha grandi potenzialità educative e pastorali".

Sui campi del Pontificio Oratorio di San Pietro, si gioca infatti nel week end la prima giornata della sesta edizione del mondiale della Chiesa. E' sì tempo di Quaresima, ma nessuna squadra sembra promettere digiuno di gol sui campi di gioco. Anzi…

Presentata presso la Pontificia Università Gregoriana, la "casa" dei campioni in carica della Clericus - alla presenza del Vice Rettore della Pontificia Università Gregoriana, il gesuita Reverendo Padre Daniel Mc Donald, del cappellano olimpico Don Mario Lusek e del vicepresidente del Coni, Riccardo Agabio, i quali hanno consegnato alle 16 squadre iscritte, le rispettive divise di gioco - ha preso il via un' edizione che il presidente della Clericus Cup, monsignor Claudio Paganini ha fissato - alla luce Papa Benedetto XVI ha indetto l'Anno della fede - sotto il segno della prima virtù teologale: «La Clericus Cup 2012 avrà su tutte le maglie dei partecipanti lo slogan "GIOCARE PER CREDERE" - ha dichiarato il sacerdote bresciano - Un  modo per evidenziare quanto il gioco possa essere uno strumento in intima connessione con la fede. L'uomo, attraverso il gioco, scopre la sua vera natura e le ricchezze che possiede; può creare comunione, rapporti con gli altri e con Dio stesso. Nel gioco, come nella fede, l'impossibile diventa possibile, il credere diventa premessa e la fede certezza. La Clericus Cup sarà un modo per mostrare al mondo come la fede moltiplica la gioia e valorizza il corpo». Il presidente del Centro Sportivo Italiano, Massimo Achini, ha ricondotto il torneo in linea con la mission del Csi.
«Il Csi é da sempre al servizio della Chiesa, ed è sicuramente oggi una delle più belle testimonianze di come lo sport sia di casa nella Chiesa. La Clericus Cup è una volta ancora una grande occasione per accendere i riflettori sullo straordinario fenomeno dello sport in Oratorio e sull'impegno e sulla fiducia della Chiesa nei confronti delle valenze educative della pratica sportiva». Nel corso della conferenza stampa è stato ricordato Franco Mazzalupi, indimenticato presidente del Csi Roma, grande tifoso della Clericus Cup ed al quale l'organizzazione dedicherà, come fatto lo scorso anno, un premio. A vincerlo sarà il calciatore autore in campo del più bel gesto o della miglior "buona azione".

In campo 71 nazioni

Sono 351 i giocatori iscritti, con passaporto di 71 nazioni diverse, che disputeranno la sesta edizione della Clericus Cup. Italia, Brasile e Messico, con 27, 25 e 23 giocatori iscritti, si aggiudicano la palma di paesi più rappresentata. Folte le presenze per giocatori di Nigeria e Colombia (21 giocatori a testa). Cinque i continenti rappresentati, con rappresentanti anche di Australia, Papua Nuova Guinea, Norvegia, Scozia, Egitto, Panama, Laos, Siria, Timor Est e Trinidad e Tobago.

La formula del torneo

Nella sesta edizione, la Clericus Cup avrà una formula assai vicina alla Champions League: quattro gironi da quattro squadre con le prime due classificate del girone che si qualificano per le fasi successive. Sorteggio successivo ed appuntamento successivo fissato per sabato 21 aprile per i quarti di finale, al 28 aprile per le semifinali e a sabato 12 maggio per la finale.

I gironi del campionato 2012

Ecco i quattro gironi dell'edizione 2012, con in neretto le new entry nel torneo:
Girone A
con Gregoriana, Sedes Sapientiae, Angelicum e Pontificio Seminario Gallico.

Girone B con North American Martyrs, Redemptoris Mater, S. Paolo Apostolo, e Santa Maria della Riconciliazione.

Girone C: Verbo Incarnato, Collegio Brasiliano, Collegio Pio Latino Americano e Istituto Teologico San Pietro.

Girone D: Mater Ecclesiae, Pontificio Collegio Urbano, Agostiniani Scalzi ed Agostiniani-Guanelliani

 

Albo d'oro

2007, 2009, 2010:               Redemptoris Mater

2008:                                Mater Ecclesiae

2011:                                Gregoriana

 

La prima giornata di gioco

Subito in campo, già domani, sabato 3 marzo alle ore 9, i campioni in carica della Gregoriana, che "battezzano" il Girone A contro l'Angelicum, la formazione dell'università di San Tommaso d'Aquino. "L'ultima sarà …la prima" sembra recitare il sorteggio clericale. Gli ultimi infatti a scendere in campo un anno fa, le finaliste nel 2011, saranno i primi a tornare in campo. Il Derby fra le due più antiche università pontificie romane, vedrà gli amaranto della Pug, con la nota intonata dello scudetto al petto. Alle 10.30 sfida tra il Pontificio Seminario Gallico e il Sedes Sapientiae, il collegio trasteverino bronzo nell'ultima edizione. Sabato sarà in campo anche il Girone B. Subito il big-match tra Marthyrs e Redemptoris Mater, anch'esso remake delle finali 2010 e 2009. L'altra partita è tra gli All Blacks del Collegio San Paolo e la formazione della debuttante Santa Maria della Riconciliazione.

E’ la fede lo “sponsor” della Clericus Cup